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Curiosità sul mondo felino

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2007 21:04
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CURIOSITA'




I gatti e l’acqua

La maggior parte dei gatti ha una gran cura del proprio mantello. Non è dunque indispensabile lavarli. Si può comunque lavare un gatto particolarmente sporco. Fate attenzione alla sua reazione se non è abituato. In ogni caso utilizzate soltanto uno shampoo specifico per gatti e non ripetete l’operazione più di una volta alla settimana.

Il gatto beve poco

Il gatto è un animale desertico, capace di concentrare al massimo le sue urine. Ha bisogno di una quantità minima d’acqua per sopravvivere. Ci risulta che certi gatti preferiscono l’acqua sporca a quella fresca. E perché no? Dato che il gatto è uno scarso bevitore, fate attenzione che nell’acqua non vi sia troppo cloro, perché il gatto potrebbe anche non berla!

Il gioco del gatto e del topo

Il gatto domestico, pur avendo un istinto innato per la caccia, non identifica automaticamente la preda con il cibo. Non necessariamente sa come ucciderla, inoltre si diverte molto con qualche cosa che si muove.

Il gatto mangia l’erba per purgarsi

Al gatto piace molto mangiare l’erba e su questo aspetto non esiste nessuna spiegazione scientifica. È stato notato che questo tipo di comportamento avviene di solito prima del vomito: che sia un modo per purgarsi?

Il gatto non ama soltanto la carne

Il gatto è un carnivoro. Ha dunque bisogno di carne nella sua alimentazione, ma ha anche bisogno di calcio, vitamine e minerali. Bisogna pertanto fornirgli un’alimentazione equilibrata. Attenzione, se proponete qualche cosa che non piace, può anche rifiutarsi di mangiare per parecchi giorni. Può anche lasciarsi morire di fame: non sottovalutate questo aspetto.

Il gatto delicato

I gatti vengono spesso definiti "delicati", perché mangiano lentamente e masticano a fondo il cibo, contrariamente ai cani che, invece, mangiano avidamente. Se fanno i difficili, è certamente perché il padrone cede troppo spesso ai loro capricci… Contrariamente a quel che si crede, un gatto può benissimo mangiare la stessa cosa tutti i giorni, se il regime alimentare è completo ed equilibrato. Tuttavia, il gatto assaggia volentieri ogni novità, per poi abbandonarla immediatamente se non è di suo gusto.

Il gatto ricade sempre sulle zampe

Si usa dire che il gatto ricade sempre sulle zampe. Si tratta di un riflesso naturale dovuto alla sua notevole agilità e alla grande robustezza dello scheletro. Però, se la caduta è breve, il gatto potrebbe non avere il tempo necessario per girarsi. Se la caduta è notevole, può ferirsi gravemente.

Il gatto nero

Dopo essere stato venerato per dei millenni, a partire dal IV secolo il gatto diventa oggetto di superstizione, ed in particolar modo il gatto nero, ritenuto un messaggero delle forze del male e alleato delle streghe. Le pratiche di superstizione legate al gatto dureranno sino al XVIII secolo, periodo in cui torna ad essere il compagno dell’uomo.

Il gatto fa le fusa

A partire dalla prima settimana di vita, il gatto fa le fusa, mentre prende il latte dalla madre. Più tardi, fa le fusa quando lo si accarezza, quando gli si da un cibo che gli piace o in presenza di una persona che apprezza. Si pensa che sia un segno di contentezza… sarà forse anche un segno di sottomissione?

Il gatto è indipendente

In natura, il gatto è un animale solitario, che per istinto non gradisce vivere in gruppo. Anche con l’uomo, l’indipendenza è di rigore; il gatto considera l’uomo un compagno più che un padrone. Nel loro rapporto si riserva il diritto di fuggire e di tornare quando gli pare. La libertà d’azione gli è indispensabile. Nonostante ciò, l’uomo può addestrare il proprio gatto, soprattutto per quanto riguarda i suoi limiti territoriali. Un minimo di severità, può insegnargli quali sono i luoghi consentiti e quali no.

Allergia ai peli del gatto

Si tratta di un’allergia alla saliva che il gatto deposita sul pelo mentre si toeletta. La proteina responsabile di questa allergia provoca, nelle persone sensibili, delle reazioni sintomatiche: lacrimazione eccessiva, mal di testa, rinite. Oggi esistono delle cure per alleviare questi disturbi.

I baffi del gatto

I baffi del gatto sono peli lunghi molto sensibili che gli servono per l’esplorazione tattile dell’ambiente. Sono chiamati vibrisse, poiché non sono presenti solo sul labbro superiore, ma anche sulle guance, le arcate sopracciliari e persino sulla parte posteriore del polso. La loro base (follicolo pilifero) non solo è molto innervata, il che spiega la loro sensibilità alle vibrazioni o all’estirpazione, ma è anche provvista di fibre muscolari che permettono al gatto di orientarle a suo piacimento. Le vibrisse costituiscono un aiuto prezioso per orientarsi di notte, il che spiega il loro gran sviluppo negli animali notturni ed in quelli che vivono sotto terra. Bisogna evitare di tagliarle per lasciare al gatto la possibilità di esplorare appieno il suo ambiente e comunicare con i suoi simili.

Andare d’accordo come cane e gatto

I gatti ed i cani non comunicano nello stesso modo. L’atteggiamento dell’uno può sorprendere l’altro e provocare una reazione aggressiva. Tuttavia, quando crescono insieme, cani e gatti possono andare perfettamente d’accordo e capire che convivere non è rischioso.

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Statistiche

Secondo gli ultimi censimenti, esistono oggigiorno circa ventotto milioni di gatti. Non sappiamo come lo scrutatore sia giunto a questa cifra, ma corre voce che attualmente egli sia ricoverato in rigoroso isolamento in una clinica per malattie mentali.



Maschio o Femmina?

Capire se un gatto è in grado di mettere su famiglia è cosa che richiede un lungo studio, e finché non avrete la nozione di che genere di gatto sia il vostro, vi consigliamo di chiamarlo, poniamo, Carlo, Gino o Francesco, o con nomi affini che possano facilmente essere volti al femminile.

Se infatti, tanto per fare un esempio, avrete chiamato il vostro gatto "Agenore Leone Achille Terzo", non avrete altre risorse, se non quella di cercargli un altro nome, il giorno in cui scoprirete che il vostro gatto "maschio" è in stato interessante. Pensate in quale imbarazzo potreste trovarvi davanti ai vostri amici in questa situazione.



La Verità

Per aver figli i gatti devono accoppiarsi. La cosa sembra fuori discussione. Sì, è vero , si fa un gran parlare delle cicogne; ma sono tutte dicerie, che andrebbero lasciate, in blocco, al folklore. E’ impensabile infatti che le cicogne, essendo uccelli, si dedichino spontaneamente a diffondere altri gatti nel mondo.



La tenera nidiata

Il solo inconveniente di possedere una gatta ( femmina e girovaga) è che lei raramente si limita a mettere al mondo un gattino alla volta, di solito ne scodella tutta una nidiata, spesso più che sufficiente per formare una squadra di pallacanestro con l’aggiunta di un centravanti di riserva. Quando scendono in dribbling tutti insieme, spingendo per la casa una pallina di carta, o ficcano il naso in ogni angolo buio, il proprietario della suddetta casa incomincia ad avere la sensazione di essere assediato da un plotone di piccoli e pelosi "commandos" in rapido spostamento.



Di mamma ce n'è una sola

Come tutte le madri di questo mondo, anche la gatta ha il suo daffare. Deve erudire i propri rampolli, si può dire, in tutte le fasi del loro sviluppo; il che è una fortuna, perché i gatti si rifiutano categoricamente d’imparare qualcosa dagli uomini.

La disciplina fondamentale consiste nell’insegnare ai piccoli come si conquista il padrone, acciambellandoglisi sulle ginocchia, facendo le fusa, guardandolo con aria languida. Sono cose importantissime, poiché in tal modo al padrone sarà poi assai difficile darli via.

La tabella di addestramento contempla anche la tecnica per rincorrere un topolino di pezza, le pallottole di carta, i gomitoli di filo e altri oggetti ridicoli, sempre per incantare il padrone. Altri principi basilari sono: come assumere un’aria innocente quando si è sorpresi a mangiare in cima alla tavola da pranzo, come arrotarsi le unghie sul divano e come scegliere il momento migliore per presentare alla padrona il proprio trofeo conquistato con fatica, vale a dire un ratto o una rana (nozione inutile, perché stranamente non ricevono mai gli onori previsti).



Questione Di Stile

Molto spesso, i gatti si sentono uguali, se non addirittura superiori a noi. Per questo motivo l’idea di mangiare su una ciotola, posta su un giornale sul pavimento della cucina, mentre noi, a tavola, mangiamo nei piatti, non sempre si rivela di loro gusto. Anzi, per alcuni di essi, particolarmente sofisticati una simile distinzione di classe è semplicemente intollerabile: col risultato che il vostro micio passerà buona parte del proprio tempo non solo a cercare di scoprire che cosa state mangiando, ma ad ottenerne, con o senza il vostro consenso, una certa parte di sé.



Ed Ora Va In Onda Il Replay…

Gli esseri umani dormono. Dormono anche i gatti; ma in genere, più che dormire, si appisolano. Facciamo il caso che sia notte inoltrata. Il padrone di casa accende la luce in cucina e nota che il gatto dorme. Allora apre il frigorifero e con un rapido movimento della mano sinistra, afferra una coscia di pollo che si trova verso il fondo, sul ripiano superiore. Nel far questo causa lo spostamento di qualcosa di potenzialmente viscido, diciamo una banana. Mentre si gira, scivola sulla banana, molla la coscia di pollo e va a finire per terra, in un pauroso scricchiolio di giunture. Se e quando si rialza, si accorge che il gatto è tuttora addormentato, però la coscia di pollo è scomparsa.

In realtà il gatto si era svegliato non appena lo sportello del frigorifero era stato aperto, si era riaddormentato, si era svegliato di nuovo quando il padrone era caduto, aveva calcolato con matematica precisione che tale caduta non lo avrebbe coinvolto, si era svegliato una terza volta, in tempo per scorgere fugacemente la traiettoria descritta a mezz’aria dalla coscia di pollo, che aveva destramente afferrata e rilanciata sotto il frigorifero, bene in fondo, per usi futuri.



Novella2000

I gatti, in fatto di dormire, sono difficilissimi. E’ poco probabile che si accontentino dell’apposito cesto, che pure era stato acquistato esclusivamente a tale scopo. E’ vero, il cesto in questione sarà stato magari costruito secondo gli ultimi dettami della tecnica: struttura ortopedica per impedire l’incurvamento della spina dorsale, morbidezza per garantire un sonno senza incubi, ecc. Ma il fatto è che ai gatti non piace dormire in posti fuori mano, perché per loro è cosa importantissima la possibilità di accorrere, in qualsiasi momento, dal punto in cui si trovano, ovunque possa prodursi un avvenimento purchessia. Questo è il solo modo con cui riescono a soddisfare la loro spiccata curiosità. Per tale motivo dormiranno praticamente dappertutto, persino sulla scomodissima lampada con putto e pendagli fluorescenti incorporati regalatavi dalla vecchia zia in occasione delle vostre nozze.

Se vi capitasse di trovare il vostro gatto addormentato sull’orlo della vasca da bagno, ed egli si svegliasse al vostro entrare, guardatevi bene da muovere un solo vostro passo innanzi. C’è da scommettere dieci contro uno che lui desidera semplicemente vedere cosa succederà, quando voi poserete incautamente il piede sulla saponetta che giace al centro del pavimento.



Igiene e (o???) Salute

Se avete sconsideratamente deciso di fare un bagno al gatto, cambiate idea e NON FATELO. Ma se proprio vi doveste intestardire nella faccenda procuratevi del sapone adatto, preparate una tinozza piena d’acqua portata sapientemente a temperatura corporea di gatto, tenete vicini un paio di asciugamani, della tintura di iodio, bende, garza, senza dimenticare una bottiglia di cognac e un paio di guanti di maglia di ferro, da guerriero medievale; e infine fate testamento a favore del vostro congiunto più prossimo – ma proprio se siete un tipo che quando ha deciso una cosa non c’è più niente da fare.

Prima di tutto afferrate il gatto e schiaffatelo nella tinozza; quindi, se siete ancora in grado di farlo, insaponatelo, e all’insaponatura fate seguire una risciacquatura, ammesso che a questo punto sia ancora in grado di subirla il gatto. Quindi asciugatelo con tutte le precauzioni, per evitare che sul suo mantello pulito cadano gocce di sangue. Dopodiché potrete mollarlo e riconfortarvi con un meritato sorso di cognac.

Il gatto troverà immediatamente un posto ideale dove rotolarsi, sporcandosi così di nuovo da cima a fondo; provvederà poi lui stesso a ripulirsi, leccandosi coscienziosamente. dalla punta delle orecchie all’estremità della coda.

Ma… ne sarà poi valsa la pena??? Comunque, a giudicare dal puzzo insopportabile che ora il vostro gatto emana, sarete certi che il nuovo shampoo&balsamo apposito per mici propostovi dalla commessa del negozio per animali, e da voi pagato più di una messa in piega dal vostro parrucchiere di fiducia, è una fregatura bella e buona.



L’arma Impropria

Ogni gatto degno di questo nome sarebbe immediatamente messo al bando dai suoi simili se per affilarsi le unghie non usasse quanto vi è di meglio. Perciò in testa all’elenco degli oggetti di graffiaggio preferiti vengono: i ritratti di famiglia, gli arazzi, i tendaggi, i rasi, il polpaccio dell’amato padrone, la chaise-longue di pelle nera, i modelli originali di Dior ed infine la tappezzeria in fibra naturale ( o in finto pelo arancione, a seconda dei gusti), ottima anche per arrampicarsi fino al soffitto, per poi piombare in testa del vostro ospite, munito di, fino ad ora, ben celato parrucchino. Ovviamente in fondo alla lista sono relegati: i pezzi di legno, gli alberi e quegli insulsi oggetti che sono le assicelle affilaunghie. Se siete preoccupati dall’idea che il gatto vi trasformi la casa in una rovina, calmatevi: si limiterà a distruggere solo un mobile o due per volta.



Sei Pro-Gatto o Anti Gatto?


Una recente inchiesta statistica ha rivelato che su 950 persone, 216 sono pro-gatto, 54 anti-gatto; il resto non si è pronunciato. La maggior percentuale di anti-gatto si trova tra i topi, ha risposto infatti di essere "anti-gatto" il 99,9% di questi piccoli roditori, lo 0,1% è stato preso di mira da un micio prima di poter rispondere alla domanda.



L’anti Gatto

Alcuni individui sono anti-felino per motivi di salute. La maggioranza, sono semplicemente allergici ai gatti. Possono magari ignorare la presenza di un gatto nei paraggi quando, inopinatamente il loro naso, più sensibile di un radar, gliela fa scoprire. E’ un vero peccato che non siano allergici anche ai sommergibili e ai borsaioli. Gli altri appartenenti a questo gruppo di persone convinte che i felini possano influire sulla salute vivono, in genere, in zone abitate da leoni, tigri o leopardi.



Il Pro - Gatto

I pro - gatto invece hanno sempre sottomano almeno un gatto, ma spesso anche di più. Ad ogni modo per i veri pro-gatto (quelli con il pedigree) PRIMA DI TUTTO esistono i gatti, poi…

Queste persone possono essere semplicemente identificate: qualsiasi cosa indossino, hanno sempre un aspetto sciatto e trascurato. Le loro lenzuola assomigliano ad asciugamani usati, e i loro asciugamani fanno venire in mente un campionario di errori in un lavoro a maglia.



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Il Gatto e la legge


LA LEGGE




Il gatto e i danni

"Il proprietario di un animale, o colui che l’ha in custodia, è responsabile del danno che l’animale ha causato, sia che l’animale fosse sotto la sua sorveglianza, sia che si fosse smarrito o fosse scappato."
Quindi, il proprietario di un gatto o chi l’ha in custodia è totalmente responsabile delle azioni di quest’ultimo. Se possedete un gatto o lo avete provvisoriamente in custodia, avete dunque tutto l’interesse ad assicurarvi. Questo genere di rischi è coperto da molte compagnie d’assicurazione dotate di un "servizio animali". Controllate il vostro contratto "Responsabilità civile" o "Multirischio abitazione" per vedere se sono coperti i danni causati dal vostro gatto.

Il gatto e il vicinato

È permesso tenere con sé animali domestici negli immobili locativi, a meno che non sia menzionato il contrario nel contratto di locazione. Comunque, gli animali non devono causare nessun danno all’immobile, alcun disturbo al vicinato e resta inteso che qualsiasi danneggiamento dell’appartamento in cui siete in affitto, anche se causato dai vostri gatti, è a vostro carico. In città come in campagna, bisogna rispettare la quiete dei propri vicini.

Il gatto e il vagabondaggio

Ogni gatto randagio può essere catturato e portato al gattile municipale. Se non viene identificato e reclamato dal proprietario, l’animale può anche essere soppresso. Da qui l’importanza, ai fini della sua identificazione, di farlo tatuare, perché il responsabile del gattile è in questo caso obbligato ad informarvi della sua presenza. Se lasciate vagabondare il vostro gatto e questo provoca un incidente per la strada, sappiate che verrete considerato responsabile.

Il gatto, i graffi, i morsi

Ogni gatto che abbia morsicato o graffiato una persona va portato dal veterinario entro 24 ore. Si tratta di assicurarsi che non sia portatore di rabbia, una malattia mortale trasmissibile all’uomo. Per questo motivo, ogni gatto che abita una zona dichiarata infestata dalla rabbia deve obbligatoriamente essere tatuato ed avere effettuato la vaccinazione antirabbica. Altrimenti, il gatto può essere soppresso.

Il gatto e le vaccinazioni

Oltre al vaccino obbligatorio, vi raccomandiamo di far vaccinare i vostri compagni contro altre malattie virali, quali il tifo, la corizia, la leucosi. Il vostro veterinario vi consiglierà un programma di vaccinazioni.

Il gatto e il tatuaggio

Il tatuaggio permette una precisa ed immediata identificazione dell’animale. Evita qualsiasi contestazione al momento della vendita e facilita le ricerche in caso di smarrimento.

Il gatto e il Codice Penale

L’abbandono volontario di un animale, gli atti di crudeltà e le sevizie gravi nei suoi confronti sono passibili di pene previste dal Codice Penale.

Il commercio di animali domestici

Il gatto può costituire un oggetto di compravendita ed in tal caso l’acquirente ha diritto alle stesse garanzie che avrebbe per l’acquisto di qualsiasi altro bene. Se per caso il gatto dovesse morire dopo essere stato acquistato, per una malattia o un’infezione preesistente al momento dell’acquisto, l’acquirente avrà diritto ad ottenere la risoluzione del contratto ed il relativo risarcimento.


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