Storia e curiosità...
Nikki Horner, un’allevatrice americana del
Kentucky, più di una trentina di anni fa, decise di creare una nuova razza, accoppiando una femmina
Burmese Brown con un maschio American
Shorthair di colore nero, razze da lei allevate da tempo con successo. I primi risultati furono però deludenti, e seguirono anni di selezione e di duro lavoro, prima che la razza acquisisse una sua precisa identità, distinguendosi dai progenitori che l’avevano originata. Ed ecco che i primi esemplari di “
pantera da salotto” vennero chiamati
Bombay, per ricordare l’ India di
Bagheera, l’ affascinante pantera nera, magistralmente descritta da
Kipling nel
Libro Della Giungla.
Caratteristiche generali :
Proprio come la pantera, il Bombay è elegante e splendidamente proporzionato, si muove con passo felpato e con la sinuosità tipica di un vero felino domestico.
Il suo mantello, più nero dell’ebano, è così uniforme e luccicante al punto di essere definito “di vernice” . Nell’ universo felino non esiste altra razza con tale caratteristica.
I suoi occhi dorati, larghi e rotondi sono spesso descritti come “Penny di rame nuovo”, per il colore arancione carico, fino al giallo oro.
La testa è piacevolmente rotonda, e da qualunque punto la si osservi dovrebbe rientrare in un cerchio. Il muso è pieno, largo, il naso è corto, con uno stop moderato.
Il naso ed i cuscinetti plantari sono di colore nero. Le orecchie, di media taglia e arrotondate sulle punte, sono leggermente rivolte in avanti.
La coda è di media lunghezza, ed il corpo è incredibilmente muscoloso e pesante per le sue dimensioni.
Il Bombay è un gatto adatto alla vita casalinga, giocherellone ed affettuoso.