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Il gatto ha bisogno di noi

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2007 20:57
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Noi e il Gatto : COMPORTAMENTO



L’OLFATTO: Lo spruzzo di urina e le secrezioni delle ghiandole durante il gioco vengono sfruttate dal gatto per comunicare con i suoi simili e con le altre specie.

LA VISTA E L’UDITO: Il gatto ha una visione binoculare che gli permette di vedere in tre dimensioni e di valutare le distanze con molta precisione. Nel buio vede bene grazie alle sue pupille che si dilatano secondo l’intensità delle luce.
Il Tapetum Lucidum è un organo che si trova dietro la retina e serve per riflettere la luce e rinviarla una seconda volta alla retina. Il gatto non vede tutti i colori ma distingue il blu chiaro e il verde.
Il gatto ha un udito molto acuto però non riesce a distinguere due suoni che provengono dalla stessa direzione.

IL GATTO PANETTIERE: Quello del gatto panettiere è un comportamento visibile soprattutto nei primi mesi di vita del gatto. Si dice "panettiere" perchè il movimento alternato di pressione delle zampe anteriori ricorda il movimento del panettiere che impasta. Quando il gatto sta bene ed è in compagnia di qualcuno che apprezza, fa questo tipo di movimento che ricorda quello che faceva quando prendeva il latte dalla madre. Tanto prima il gatto viene portato via dalla madre, tanto maggiore è la frequenza di questo comportamento nei mesi successivi. Col passare del tempo questo comportamento tende a sparire.

La toilette

Il gatto fa toilette minuziosamente e regolarmente, così come gli ha insegnato la madre. Usa la lingua, coperta di papille, come un pettine per togliere la polvere, i peli morti e la sporcizia. La toilette è occasione per rilassarsi ed a volte per riprendersi da una forte emozione. In questo modo il gatto impregna il corpo del proprio odore. Gatti o gattini si fanno toilette a vicenda per rafforzare i propri legami. Il micio è tanto agile da riuscire a leccarsi integralmente ed a volte si fa aiutare da un suo congenere. Inizia a leccarsi una zampa per poi passare al muso ed alle orecchie ed in fine si lecca direttamente il corpo.

La pulizia del gatto

Il gatto, si sa, è un animale molto pulito. Nella lettiera abitualmente nasconde i propri escrementi e la madre insegna al piccolo come utilizzarla. È consigliabile posizionare una vasca dai bordi alti in un luogo lontano dalla sua ciotola e dalla sua cuccia. La sabbia va ripulita ogni giorno e rinnovata una o due volte alla settimana. Per togliere l’odore, la vasca deve essere pulita con acqua e aceto o acqua e limone. I prodotti che contengono ammoniaca non devono essere usati perché aumentano la puzza di urina.



LA SCELTA


Un cucciolo o un adulto?

Il cucciolo ha bisogno di molte più cure di un gatto adulto. Ha bisogno di avere un compagno per giocare e di cure particolari. Nonostante ciò il gattino è più flessibile ed apprende più facilmente di un adulto. L’età di tre mesi è quella più indicata per l’inserimento in una famiglia.
Il gatto adulto è sicuramente meno bisognoso di attenzioni ed ha un carattere più calmo, ma ci vorranno parecchi mesi prima che si possa adattare ad una nuova abitazione. È necessario verificare che ci sia compatibilità di carattere tra il proprietario ed il gatto adulto.

Maschio o femmina?

La gatta è molto più affettuosa e calma del maschio. Il carattere vagabondo del maschio lo porta a marcare il territorio con spruzzi di urina ed a battersi per difenderlo. Il carattere del maschio si avvicina a quello della femmina quando questi viene castrato. L’età adatta per l’operazione va dai 7 ai 9 mesi.

Acquisto o adozione?

Per adottare un gatto di razza è possibile rivolgersi ai veterinari ed ai club felini, oppure leggendo una rivista specializzata nel settore. Nel caso non aveste preferenze sulla razza del gatto potete informarvi presso i gattili più vicini.
È sempre necessario verificare le esigenze del vostro gatto, è fondamentale stabilire da subito, un codice di buona condotta.

Le necessità del gatto

IL CIBO: Nelle prime settimane dopo l’arrivo in casa vostra è opportuno continuare ad alimentare il vostro gatto con lo stesso cibo che gli dava il vecchio proprietario. Successivamente è possibile cambiare alimentazione. Se non siete a conoscenza del vecchio alimento, nei primi giorni, riducete la razione di cibo per permettere al gatto di abituarsi alla nuova alimentazione, senza avere problemi intestinali. La ciotola deve essere spesso pulita, evitate di metterla vicino alla lettiera.

L’ACQUA: È necessario lasciare sempre dell’acqua fresca a disposizione del gatto. Rinnovate spesso l’acqua del gatto.

LA LETTIERA: Il gattino si abitua subito all’uso della sua lettiera. Se volete evitare odori fastidiosi e volete che il gatto resti pulito, cambiate la lettiera quotidianamente. Se possedete più gatti dovreste avere una lettiera per ogni gatto.

LA CUCCIA: La cuccia ha il compito di dare sicurezza al gatto, ci si rifugierà ogni volta che si sentirà minacciato.

IL GIOCO: I gatti adorano giocare, gomitoli di lana, pezzi di carta, nastri colorati, sono più che sufficienti per farlo giocare. Nei punti vendita specializzati potrete comunque trovare i giochi più diversi. Dovete inoltre disporre di un graffiatoio che userà per affilarsi le unghie al posto di poltrone e mobili.

IL COLLARE: Il collare è il modo migliore per identificare il gatto in caso di smarrimento. Sceglietene un modello che impedisca al gatto di strangolarsi, nel caso il collare si incastrasse. È inoltre possibile tatuare il gatto, chiedete al vostro veterinario.

LA GATTAIOLA: Questa permette al gatto di entrare ed uscire liberamente da casa, sceglietela trasparente in modo da permettere al gatto di guardarsi intorno prima di uscire. Il fatto che il gatto possa entrare ed uscire liberamente potrebbe metterlo comunque in serio pericolo.

IL CODICE DI BUONA CONDOTTA: Fin dai primi giorni dall’arrivo in casa dovete far capire al gatto quale sia la cosa che può fare e quella che non può. Se il gatto sbaglia è dovere punirlo! Se doveste scoprire un danno causato dal gatto mentre voi non ci siete, limitatevi ad ignorarlo nel momento in cui siete occupati a riparare i danni. Non incoraggiate mai il gatto a comportamenti su cui in seguito potreste pentirvi: Fargli supplicare il cibo, farsi mordicchiare le dita.

L’ADATTAMENTO: Il momento migliore per l’adattamento è la gioventù. Bisogna approfittarne per fargli conoscere gli altri animali in casa, abituarlo all’auto ecc. Se un gatto non ha mai socializzato potrebbe diventare timido ed aggressivo da adulto.

INTRODURRE UN ALTRO GATTO IN CASA: I gatti come tutti i felini, delimitano il loro territorio. Non apprezzano l’arrivo di un estraneo. Per evitare litigi, è consigliabile tenere il nuovo arrivato nella sua gabbia in modo che gli altri possano abituarsi agli odori. Si stabilirà in seguito una gerarchia quindi vivranno in armonia. Nel caso in cui il nuovo arrivato sia un gattino non ci dovrebbero essere problemi di inserimento.



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NUTRIMENTO




I fabbisogni nutrizionali

Per crescere, avere un mantello liscio e brillante, mantenersi attivo, in buona salute e riprodursi, il vostro gatto ha bisogno ogni giorno di un’alimentazione completa ed equilibrata. In altri termini, deve assumere un alimento che contenga tutti i principi nutritivi in quantità sufficiente a soddisfare i suoi fabbisogni nutrizionali. Questi fabbisogni possono essere di decine di grammi di proteine o anche meno di un milligrammo di rame, ma la mancanza di uno o dell’altro comporta, a lungo termine, serie conseguenze per la salute del gatto.

Il gatto è un vero carnivoro, ovvero si adatta perfettamente ad un regime alimentare costituito da roditori e altre piccole prede di cui il suo cugino selvatico si nutre abitualmente. Tollera perfettamente regimi alimentari ricchi sia di proteine animali sia di grassi. Contrariamente, digerisce poco l’amido (riso, mais), a meno che non sia somministrato in piccole quantità.
I gatti devono inoltre trovare assolutamente nel loro regime alimentare dei principi nutritivi quale la taurina e l’arginina (due amminoacidi), l’acido arachidonico (un acido grasso essenziale), la vitamina A e la niacina (una vitamina del gruppo B). Tali particolarità dimostrano che è fortemente sconsigliato offrire ad un gatto degli alimenti per cani. Gli alimenti per cani sono spesso troppo poveri di proteine e di grassi e troppo ricchi di amido, per soddisfare i fabbisogni del gatto. Inoltre contengono poca taurina.
Nonostante il gatto possa mangiare anche una sola volta al giorno, preferisce spezzare in più pasti. Se il cibo non gli piace, può anche digiunare per diversi giorni. Un digiuno prolungato può avere serie ripercussioni sulla salute del gatto. È quindi importante assicurarsi che mangi bene. Non è sempre facile farlo specialmente se si ha più di un gatto in casa.
Contrariamente a quel che pensano molti proprietari il gatto non ha bisogno di un’alimentazione varia, a condizione che il suo regime alimentare contenga tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno in quantità ottimali. Anche se è attratto dai cibi nuovi li abbandona immediatamente se non sono di suo gusto.


L'alimentazione

IL GATTO ADULTO: Per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del vostro gatto, potete scegliere tra un cibo fatto in casa e gli alimenti di produzione industriale venduti nei negozi.

Un cibo casalingo è un pasto che preparate voi stessi con ingredienti come il riso, la carne, gli ortaggi… Così facendo potete controllare di persona la qualità della composizione. Gli inconvenienti sono invece il costo, il lavoro di preparazione ed il rischio di squilibri nutrizionali. Per ovviare a quest’ultimo e più grave problema basta informarsi (leggendo su libri specializzati oppure rivolgendosi direttamente al veterinario) ed usare un pizzico di intuito.
Gli alimenti di produzione industriale hanno il vantaggio di essere più economici e di contenere tutti i principi nutritivi di cui il vostro gatto ha bisogno. Certo però che non si ha la possibilità di verificare la qualità degli ingredienti utilizzati. Le regole sanitarie dovrebbero essere però simili a quelle dell’alimentazione umana.
Vi raccomandiamo di nutrire il vostro gatto con quantità limitate di cibo e di rispettare le razioni giornaliere indicate dall’azienda produttrice. Queste quantità non sono da rispettare nel caso in cui il vostro gatto sia castrato/sterilizzato, infatti i gatti che hanno subito queste operazioni tendono ad ingrassare. Per mantenerli in linea bisogna dare loro un alimento meno ricco di grassi e/o ridurre la quantità di cibo.
Gli alimenti umidi o conservati contengono in media l’80% d’acqua. Per soddisfare il fabbisogno quotidiano di un gatto adulto sono sufficienti da 300 a 400 grammi di cibo.
Gli alimenti secchi contengono meno del 14% d’acqua e sono sufficienti dai 50 ai 100 grammi al giorno di cibo per nutrire un gatto adulto. Bisogna lasciare sempre acqua fresca a disposizione del micio.
I gattini possono cibarsi di alimenti solidi a partire dalle 3-4 settimane di età. L’alimento solido deve essere presentato sotto forma di pappa mescolato con un po’ d’acqua calda o di latte.
I gatti più sensibili tollerano male l’amido. Il consiglio è quello di nutrirli con un regime alimentare meno ricco di amido e più ricco di grassi. Fate attenzione a mantenere il giusto equilibrio tra le quantità di alimenti, al fine di evitare un eccessivo aumento di peso che può condurre all’obesità.
Il gatto da 10 anni in su deve adattare la sua alimentazione per compensare alcuni cambiamenti che intervengono nella sua digestione, nella masticazione, nel gusto e nell’olfatto. Ad esempio, l’alimento dovrà essere friabile e tenero da masticare, appetibile per compensare l’abbassamento dell’olfatto, la vitamina C, la E e un ridotto tenore di fosforo sono benefici. Un apporto equilibrato di fibre alimentari e di sostanze grasse favoriscono la digestione.
Va evitato un regime alimentare composto unicamente da carne (polmone) o fegato. Il gatto non mangia soltanto i muscoli (la carne) o il fegato delle proprie prede. Ingerisce anche le ossa, le viscere ed il loro contenuto. Così facendo il suo regime alimentare è equilibrato. La carne o il polmone non contengono tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno il gatto. Il fegato è troppo ricco di vitamina A, e questo può causare un’ipervitaminosi.
Gli avanzi non contengono tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno il gatto. Sono troppo ricchi di grassi e rischiano di far diventare il gatto obeso. Il gatto non deve essere incoraggiato a mendicare cibo durante i pasti. Queste cattive abitudini è più facile prevenirle che curarle.
Il cambiamento improvviso di alimentazione può provocare feci molli o addirittura diarrea. Per questo il consiglio è quello di abituare gradualmente il gatto al nuovo cibo, mescolandolo col vecchio, così che nel giro di due settimane possa passare definitivamente al nuovo.
Il latte non viene digerito male dalla maggioranza dei gatti(66%). Questo problema può essere evitato eliminando il latte dal regime alimentare del gatto.
Un consumo eccessivo di cibo può portare all’obesità. È importante dare da mangiare al gatto la dose giusta (consigliata sulle scatolette) che può anche fornirvi il vostro veterinario.


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L'IGIENE




Il mantello

Quello di un gatto in buona salute è liscio e lucente. La maggior parte dei gatti si toeletta con assiduità. Un deterioramento del pelo è spesso segno di malattia. Consigliamo pertanto di spazzolare il gatto regolarmente, soprattutto se appartiene ad una varietà a pelo lungo. Infatti i peli tendono ad intricarsi e formare dei nodi e dei cuiffi che possono essere eliminati solo con la rasatura. L’ingestione eccessiva di peli contribuisce alla formazione di gomitoli di pelo nello stomaco, che possono provocare il vomito.
L’alimentazione influisce sulla bellezza del pelo. Completa ed equilibrata, rende il mantello del vostro gatto ancora più liscio e brillante. Alcuni gatti non si toelettano come dovrebbero. Con questi ultimi, oltre a spazzolarli frequentemente, è necessario effettuare dei bagni, abituarli progressivamente al contatto con l’acqua. Utilizzate esclusivamente lo shampoo per gatti.

Gli occhi

Le lacrime che umidificano gli occhi vengono generalmente drenate da un piccolo canale posto tra gli occhi e il naso: il canale lacrimale. Nelle razze a muso appiattito (come il Persiano), il drenaggio non è sufficiente e le lacrime tendono a colare ai lati del naso, formando così una macchia di colore brunastro, che può essere rimossa con del cotone asciutto. Un’eccessiva lacrimazione, se accompagnata ad arrossamento della congiuntiva e difficoltà a tenere gli occhi aperti indicano un’infiammazione dell’occhio (graffio, malattia virale…) Rivolgetevi al vostro veterinario in questi casi.

Le orecchie

Devono essere pulite. Potete usare del cotone asciutto. Evitate di introdurre nel condotto uditivo dei bastoncini colorati o altri oggetti, perché potrebbero spingere i resti in profondità. All’interno del condotto uditivo possono svilupparsi dei parassiti. In caso di secrezioni eccessiva di pus, o se l’animale si gratta eccessivamente le orecchie, rivolgetevi al vostro veterinario.

I denti

Sui denti del gatto tende a formarsi il tartaro. Con il tempo, il tartaro provoca un’infiammazione delle gengive, l’alito cattivo e può persino portare alla caduta dei denti. Il vostro veterinario può asportare il tartaro dai denti del gatto dopo averlo anestetizzato. Le cure dentarie sono indispensabili per preservare i denti e la buona salute del vostro gatto.

Le unghie

Quando diventano troppo lunghe, è necessario tagliarle. Chiedete al vostro veterinario come procedere. Regalando al vostro gatto un graffiatoio, gli permetterete di curarle da sé ed eviterete che le usi sui vostri mobili.

Il controllo della salute

Approfittate del richiamo annuale della vaccinazione per richiedere al vostro veterinario una visita completa al vostro gatto. Non esitate a chiedergli consigli.

I sintomi e le malattie

Un gatto in buona salute oltre ad avere un pelo liscio e lucente ha una pelle elastica e si prende cura del suo mantello. Gli occhi sono brillanti e le narici umide. Non ha lacrimazione e le orecchie sono pulite. La temperatura rettale è di 38.5°C circa. In natura, il gatto è un animale solitario. Per un tale animale, mostrare segni di debolezza o malattia può essere fatale. I gatti domestici hanno conservato questo comportamento, e mostrano segni evidenti di malattia solo quando ha raggiunto uno stadio molto avanzato. Di conseguenza ogni comportamento anormale da parte del vostro gatto è un segnale che deve spingervi ad esaminarlo da vicino. In caso di dubbi consultate il vostro veterinario.

Se i sintomi persistono o se il vostro gatto è abbattuto, chiedete consiglio al vostro veterinario. Evitate di dare al gatto medicine che sono state prescritte per voi o i vostri bambini. possono infatti risultare molto tossiche.

Alcune malattie importanti

LA SINDROME URINARIA FELINA (I CALCOLI URINARI): La sindrome urinaria felina non è altro che la cistite del gatto. Come negli esseri umani, questa cistite si traduce nel gatto in un frequente e pressante bisogno di urinare e in un dolore acuto. Il gatto si reca più spesso del solito alla lettiera. Dà segni di dolore mentre urina e può addirittura lanciare delle grida. Talvolta si trova anche un po’ di sangue nella lettiera. Nei casi più gravi, l’uretra (il piccolo condotto che permette alla vescica di svuotarsi) può ostruirsi. Il gatto è quindi impossibilitato a urinare, i reni non sono più in condizione di funzionare come dovrebbero e il suo stato di salute peggiora velocemente. Se il vostro gatto dà segni di questo tipo, vi raccomandiamo di recarsi d’urgenza dal vostro veterinario. Nei gatti, la causa più frequente delle cistiti sono i calcoli di struvite o fosfatoammoniomagnesiaci. Si può limitare il rischio di formazione di questi calcoli con alimenti che favoriscano la produzione di urina acida (chiedete consiglio al vostro veterinario). Per contro, i cuccioli hanno di per sé l’urina acida e nutrirli con alimenti acidificanti comprometterebbe lo sviluppo dello scheletro, per questo motivo gli alimenti preconfezionati per gattini dovrebbero essere non acidificanti.

Contrariamente all’idea diffusa, gli alimenti secchi se formulati correttamente sono tanto efficaci nella prevenzione dei calcoli urinari quanto i cibi in lattina.

LE MALATTIE VIRALI

LA LEUCEMIA O LEUCOSI FELINA (FELV): Il virus della leucosi comporta, negli animali che infetta, la formazione di tumori e malattie del sangue. Il periodo che intercorre tra l’infezione del virus e la comparsa dei segni clinici può durare diversi anni. L’analisi di una goccia di sangue permetterà al vostro veterinario di controllare se il gatto è portatore di virus. I gatti vengono infettati venendo a contatto con animali portatori del virus, i quali non necessariamente manifestano di essere infetti. I gatti contaminati eliminano il virus con le feci, le urine e soprattutto con la saliva.
Da una recente ricerca emerge che probabilmente l’8% dei gatti è infetto.
Esiste il vaccino per questa malattia , si consiglia quindi di vaccinare i mici che vivono insieme ad altri , ma anche quelli che sono temporaneamente affidati ad una pensione, o quelli che frequentano le esposizioni o i concorsi. È inoltre consigliata la vaccinazione per i gatti che godono di libero accesso all’esterno, mentre i gatti che vivono in casa senza possibilità di uscire non ne hanno bisogno.
Dopo l’iniezione in circa il 13% dei gatti appare un dolore nel luogo della puntura e persiste per circa due giorni. Ogni tanto si osserva la comparsa di febbre.

L’ o FIV: Nei gatti, è un virus che comporta una sindrome di immunodeficienza molto simile a quella umana. Questo virus non può essere trasmesso all’uomo. I gatti vengono infettati dal morso di un animale portatore del virus. L’incubazione è lunga ma il vostro veterinario può identificare i gatti sieropositivi. Non esistono ad oggi né cure né vaccino.

LA GASTROENTERITE (panleucopenia infettiva): Questa malattia virale, molto contagiosa, si manifesta con diarrea, vomito, febbre e ha un’alta percentuale di mortalità, soprattutto nei cuccioli. È possibile una cura solo se effettuata in tempo. Contro questa malattia è molto efficace la vaccinazione.

LA RINOTRACHEITE INFETTIVA: questa malattia si manifesta con degli scoli a livello del naso e degli occhi, starnuti, febbre e delle lesioni ulcerative alla bocca. Non curata, si complica e può provocare degli scoli purulenti a livello degli occhi e del naso e delle complicanze polmonari. La vaccinazione permette di ridurre al minimo il rischio di infezione.

LA PERITONITE INFETTIVA FELINA O P.I.F.: Trattasi di una malattia virale che colpisce soprattutto i gatti d’allevamento o che vivono in gruppo e per cui è difficile stabilire una diagnosi precoce. Oggigiorno non esistono cure, solo le buone pratiche di allevamento permettono di diminuire il rischio di contaminazione tra i gatti. Il vostro veterinario può darvi informazioni a riguardo.

LE MALATTIE PARASSITARIE
I PARASSITI INTERNI: I gatti possono essere infestati da un certo numero di vermi. In occasione della visita per la vaccinazione, chiedete consiglio al vostro veterinario sui vermifughi e i programmi di sverminazione.
LE PULCI: Se il gatto ha modo di uscire di casa, è molto probabile che prenda le pulci. Prevenire e curare le pulci significa curare non solo l’animale ma anche l’ambiente in cui vive. Nel gatto l’ingestione delle pulci può provocare l’infestazione di una tenia. Chiedete consiglio al vostro veterinario.

LE MALATTIE TRASMISSIBILI ALL’UOMO
LA TOXOPLASMOSI: Questo piccolo parassita crea pochi fastidi alla salute del vostro gatto, ma può avere gravi conseguenze nella donna gravida. Per prudenza si raccomanda alle donne in stato interessante, tra le altre cose, di non toccare gattini e lettiere.
LA TIGNA: Infezione causata da funghi microscopici. Nell’uomo, questi funghi provocano sulla pelle una lesione circolare dai contorni rossi, molto pruriginosa.
LA MALATTIA DA GRAFFIO DEL GATTO: Infezione batterica che si propaga lentamente (per settimane) a seguito di un graffio. La maggior parte dei colpiti guarisce spontaneamente.

Le vaccinazioni

Grazie alle vaccinazioni, malattie come la Panleucopenia, la Rinotracheite, la FELV e la rabbia possono essere evitate, o quanto meno si possono ridurre i rischi di infezione. Il vostro veterinario saprà consigliarvi il programma di vaccinazione più indicato per il vostro gatto.



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CONSIGLI




Il gatto e la casa

Non lasciare fuori posto spilli, elastici, fili, puntine da disegno, spaghi: il gatto, ingoiandoli, potrebbe soffocare, o riportare delle lacerazioni allo stomaco o all’intestino.
Tenere chiuso lo sportello della lavatrice, della spazzatura e della scatola del cucito.
Se il gatto manca all’appello, controllate all’interno dei vostri armadi: potreste ritrovarlo comodamente seduto sui vostri preziosi golf di lana.
Conservate in luogo chiuso e lontano dalla sua portata, disinfettanti e detergenti per la casa.
Alcune piante ornamentali che vi riempiono d’orgoglio, possono provocare disturbi al vostro gatto: evitate il vischio, la mimosa, il caucciù, il filodendro, l’aro, il croco, il melo dell’amore, il lauro e il diffenbachia.
Quando è sul balcone, controllatelo: potrebbe scattargli la voglia di inseguire un passero e scavalcare.

Il gatto in giardino

Tenere in luogo chiuso e lontano dalla sua portata, i prodotti per il giardino: diserbanti, fertilizzanti, …
Fate attenzioni ad eventuali cadute in vasche e piscine.
Api e vespe possono infliggere temibili punture. Assicuratevi che le sue ciotole con le crocchette e l’acqua non le attirino.
In alcune regioni, il contatto con i bruchi di Processionaria può essere fatale. Esiste una sola soluzione: farlo visitare d’urgenza dal veterinario.
Fate attenzione a non lasciare il gatto chiuso in automobile sotto il sole.

Il gatto in città

Tenere il gatto al guinzaglio quando esce per strada.
Farlo castrare, nel caso in cui il gatto non sia destinato alla riproduzione. Si eviteranno così odori, schiamazzi, serenate notturne e cucciolate indesiderate.

Il gatto in viaggio

Prima di partire è opportuno provvedere a farlo tatuare.
Prima di partire informarsi presso il vostro veterinario per le vaccinazioni conformi alle leggi sanitarie del luogo di destinazione.
Qualche giorno prima di partire fatevi rilasciare un certificato di buona salute del gatto, dal veterinario.
Provvedete ad organizzare una piccola farmacia per far fronte alle possibili eventualità di incidente: punture d’insetto, mal d’auto, …
Evitate di cambiare improvvisamente l’alimentazione del gatto una volta arrivati a destinazione. Se il cibo dovrà essere cambiato fatelo gradualmente prima di partire.
Nel viaggio in auto deve essere messo nella sua cesta meglio se a digiuno. Se ne ha bisogno, fermatevi a farlo bere e fargli prendere un po’ d’aria, non dimenticatevi di tenerlo al guinzaglio, ogni anno per questo motivo vengono persi molti gatti nelle piazzole di sosta.
Cercate di evitare soste sotto il sole e comunque lasciate sempre due finestrini un po’ aperti.
Per il viaggio in treno chiedete informazioni alle autorità competenti per prezzi di trasporto e per le dimensioni del trasportino.
Per viaggi in aereo oltre frontiera informatevi sulle normative sanitarie vigenti nel luogo di destinazione.

Il gatto in pensione

Visitate più pensioni prima di scegliere quella dove lasciare il gatto.
Scegliere quella che garantisce al vostro gatto il massimo comfort e benessere: misura delle gabbie, pulizia, riscaldamento, possibilità di regimi alimentari personalizzati, ecc.
Prima della partenza, non dimenticate di effettuare i richiami delle vaccinazioni e sverminare il gatto: ve lo richiede la pensione, è inutile che contamini i suoi simili con il suo arrivo!
Se il gatto ha un regime alimentare particolare, informate la pensione.
Portate la sua cesta, il suo cuscino ed i suoi giochi preferiti.
Lasciate un indirizzo ed un recapito telefonico dove vi possano rintracciare.
Lasciate il recapito telefonico del vostro veterinario di fiducia.

In caso di smarrimento

Avvertite il rifugio di zona ed il vostro veterinario.
Mettete un annuncio sul giornale locale e presso i negozi che conoscete.
Avvisate i vostri vicini.
Se a vostra volta trovate un gatto, la procedura è la medesima.



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