00 29/02/2008 22:27
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è necessario innanzi tutto concentrarci sempre sulle differenze fra le specie.
Troppo spesso abbiamo la tendenza, un pò egocentrica, a "umanizzare" tutto ciò con cui abbiamo rapporti.
Trattare un animale come un essere umano è profondamente sbagliato in primo luogo per il nostro "amico": un comportamento non adeguato può causare anche gravi alterazioni e degenerazioni caratteriali nell'animale.
Ad esempio è noto che gli organi della vista hanno caratteristiche e disposizione diverse fra le specie: al contrario di noi gli animali hanno zone oscure spesso localizzate esattamente al centro del campo frontale.
In pratica ad esempio un cane non riesce a vedere in una zona non piccola sopra il naso: per questo motivo è bene non muovere le mani sopra il muso vicino agli occhi.
Il cane ad un certo punto non può più seguire la mano e non è più in grado di controllarne i movimenti, un nostro gesto affettuoso o amichevole potrebbe essere invece interpretato come una potenziale minaccia e indurre l'animale a comportamenti difensivi anche aggressivi dei quali potremmo non comprendere la motivazione.
Questa considerazione vale per quasi tutti gli animali in particolare per quelli che muovono frequentemente la testa con piccoli spostamenti rapidi: sintomo della necessità di mantenere un totale controllo del territorio in presenza di una zona di limitata visione nel campo oculare.

In definitiva evitiamo di muovere le mani bruscamente, troppo vicino al muso e soprattutto sopra il naso, quando accarezziamo la testa degli animali facciamolo dolcemente e parlando con tono dolce e uniforme sempre simile in modo che l'animale si abitui anche a riconoscere lo stimolo sonoro che accompagna le coccole e si tranquillizzi.

In definitiva evitiamo sempre comportamenti troppo confidenziali